Siamo neurologicamente predisposti per affrontare lo stress. Il nostro nervo vago, il decimo nervo cranico, ha un ramo simpatico che attiva la risposta di combatti o fuggi di fronte ad una minaccia e un ramo parasimpatico dorsale che attiva la risposta di immobilità di fronte ad un pericolo estremo. Queste reazioni fisiologiche sono utili in tante situazioni perché preparano il nostro corpo a rispondere alle nuove circostanze.

Ma nella società odierna, per l’uso diffuso della tecnologia e il fatto che siamo sempre pronti a rispondere rapidamente alle sollecitazioni, siamo sottoposti ad uno stress cronico che stimula in continuo il nostro sistema nervoso simpatico e la nostra risposta fight or flight. Il sistema nervoso può arrivare ad essere esaurito, condizione in cui troviamo difficile reagire come dovremmo, specialmente se dobbiamo innescare la risposta combatti o fuggi. Il ramo vagale dorsale è diventato dominante perché il nostro sistema nervoso non riesce più autoregolarsi.

Se il sistema nervoso viene alterato in qualche modo, influenzerà la nostra intera rete di comunicazione mente-corpo poiché ne è la porta d’accesso:

  • Avrà un impatto sulla nostra capacità di rimanere in salute. Ci ammaleremo spesso oppure il nostro sistema immunitario reagirà in modo eccessivo. Esso può portare a condizioni croniche, come allergie, malattie autoimmuni o cancro. 
  • Ci saranno ripercussioni sul nostro sistema digestivo. L’ansia provoca un aumento dell’acidità dello stomaco. Le persone con antecedenti di trauma hanno più problemi gastrointestinali. L’incidenza dei traumi infantili è maggiore nelle persone con la sindrome del colon irritabile.
  • Influenzerà la qualità delle nostre emozioni. Sarà più difficile per noi gestirli.
  • La nostra mente sarà molto attiva. I nostri pensieri saranno molto veloci e focalizzati sul futuro.
  • Il nostro corpo sarà teso, pieno di tensione.
  • Anche i percorsi di modulazione del dolore saranno influenzati. Il dolore è reale ma è spesso esacerbato dalla risposta al dolore, in cui il sistema nervoso viene attivato e i muscoli intorno alla ferita si contraggono. Diventa un circolo vizioso. Più siamo stressati, più siamo sensibili al dolore e viceversa.

Un antidoto allo stress cronico è la pratica del restorative yoga. Abbiamo tutti bisogno di rilassarsi. Chi ignora questo bisogno fisiologico ne paga un prezzo alto.

Il Restorative Yoga è un rilassamento terapeutico che ricollega letteralmente il nostro cervello e il nostro sistema nervoso.

Perché non importa da quanto tempo siamo sottoposti allo stress cronico, siamo nati con un sistema nervoso parasimpatico intatto. Ciò significa che abbiamo una capacità innata per rilassarci. Probabilmente, non abbiamo sviluppato sufficientemente la funzione lenitiva del nostro sistema nervoso parasimpatico per opporsi allo stress cronico. Per farlo, è necessario prima imparare ad accedere al sistema nervoso parasimpatico nelle situazioni non stressanti. Questo è essenziale per rafforzare i circuiti neurali per il rilassamento.
Con la ripetizione, questi nuovi circuiti neurali diventano più forti, più maturi. Dopo, sono in grado di competere con i circuiti neurali meno sani, più reattivi.
Con la pratica, si impara ad utilizzare il sistema nervoso parasimpatico di fronte a un forte stress. Questo ci aiuterà a ritrovare l’equilibrio del nostro sistema nervoso in quasi ogni situazione stressante.
Alla fine, siamo in grado di aumentare o diminuire i livelli di eccitazione in base ai nostri bisogni.

Insomma, la guarigione richiede un riposo profondo.

Questo è il motivo per cui ti incoraggio a praticare e a formarti al Restorative Yoga. Questa abilità non viene insegnata a scuola ed è un vero peccato perché salverebbe delle vite!

 

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Per leggere sull’argomento: il libro Restorative Yoga, ritrova la calma, gestisci ansia, rabbia, depressione (Edizioni Mediterranee).