È una domanda abbastanza frequente perché lo Yin Yoga e il Restorative Yoga sono entrambi delle pratiche dolci ma l’intenzione è diversa.
Lo Yin Yoga si concentra sul tessuto connettivo. Pertanto, c’è un elemento di allungamento per sollecitare la fascia.È una pratica consigliata per lubrificare le articolazioni e aumentare la flessibilità. Nel Restorative Yoga, non cerchiamo lo stretching perché questo stimolerebbe il sistema nervoso. Quello che vogliamo è aprire le diverse aree e organi del corpo per migliorare la circolazione sanguina, “nutrire” il corpo riposando profondamente. Scopo del Restorative Yoga è calmare il sistema nervoso permettendo di passare dal sistema nervoso simpatico predominante (risposta fisiologica “combatti o fuggi”) al sistema nervoso parasimpatico predominante (risposta fisiologica “rest and digest”). Non dobbiamo digerire soltanto ciò che mangiamo, ma tutte le impressioni sensoriali con cui veniamo in contatto: ciò che vediamo, ciò che sentiamo, ciò che proviamo deve passare attraverso questo processo. Assimiliamo quello che è nutriente ed eliminiamo le tensioni che limitano il nostro benessere. Oltre al fatto di diventare più resiliente a livello emotivo, la pratica del Restorative Yoga ci permette di stimolare la nostra digestione, il nostro sistema immunitario e la nostra fertilità. È stato dimostrato scientificamente che la pratica regolare del Restorative Yoga permette di abbassare i livelli di infiammazione nel corpo. È anche un ottimo strumento durante la perimenopausa. Un altro studio ha anche dimostrato benefici potenziali del Restorative Yoga sulle emozioni provate e sulla stanchezza dei pazienti affetti da cancro.
Nello yin yoga, l’obiettivo è trovare rapidamente la pace interiore nelle posizioni mentre stiamo provando un leggero disagio. Vengono utilizzati pochi accessori di yoga. Nel Restorative Yoga invece cerchiamo il comfort assoluto in modo che il nostro corpo non abbia altra scelta che rilassarsi e lasciarsi andare. Ogni postura utilizza tanti supporti (almeno un bolster, tre coperte, due mattoncini, una cinghia e un cuscino per gli occhi) per sostenerci nel rilassamento, per “nutrirci” e calmarci.
L’utilizzo di tanti supporti nelle posture ha anche il vantaggio di non allungare i legamenti che ci danno la stabilità di cui abbiamo bisogno. Ad esempio, se non sosteniamo abbastanza le nostre cosce nella posizione di Supta Baddha Konasana, una posizione praticata sia in una lezione di Restorative Yoga che in una lezione di Yin Yoga, i legamenti sacro-iliaci anteriori subiranno un allungamento. La loro missione è dare stabilità alle nostre articolazioni sacro-iliache per permetterci di camminare. È essenziale non allungarli. Questo è ancora più importante per le donne alla fine del loro ciclo mestruale oppure durante la gravidanza perché il livello di relaxina nel loro corpo è più alto e ha l’effetto di rilassare tutti i tessuti del corpo compresi i legamenti. Il superamento frequente del range di movimento durante questi periodi potrebbe causare instabilità articolare e dolore sul lungo andare.
Un’altra differenza importante, nello yin yoga teniamo ogni postura per circa cinque minuti. Nel Restorative Yoga cinque minuti è proprio il minimo. Generalmente rimaniamo in ogni postura tra cinque e venti minuti, in modo da calmare il sistema nervoso, che ha bisogno di almeno quindici minuti nell’immobilità per tornare all’equilibrio.
Mentre lo Yin Yoga può essere praticato con la musica. Nel Restorative Yoga, cerchiamo di ridurre il più possibile tutte le stimolazioni sensoriali poiché attivano la funzione di “combatti o fuggi” del nostro sistema nervoso. Il restorative yoga si svolge in una stanza calda, poco illuminata, nella quiete. Questo permette di ridurre la stimolazione sensoriale e di mantenere il sistema nervoso calmo per inibire il sistema reticolare attivatore (SRA) ed attivare la risposta rest and digest.
Per riassumere, nel Restorative Yoga si tratta di rigenerarsi e non di aumentare la flessibilità. Scopo di questa pratica è proprio quello di rilassarsi profondamente e sperimentare lo stato di pratyahara, uno stato dove non c’è posto per l’ambizione, dove sperimentiamo la soddisfazione di ricevere la posizione piuttosto che farla. Il Restorative Yoga è un tipo di yoga adatto a tutti. Non c’è niente che il rilassamento profondo non aiuti.
SUPTA BADDHA KONASANA VERSIONE RESTAURATIVA – 20 MINUTI
Credit foto : Carlo Cattadori
Accessori necessari: un tappeto, due o tre mattoni, due bolsters, cinque coperte e un cuscino per gli occhi.
Esecuzione:
- Iniziate sistemando sul tappetino da yoga, su due mattoni, un bolster nel senso della lunghezza: il mattone situato nella parte superiore del bolster sarà in posizione verticale, leggermente inclinato, in orizzontale quello situato nel mezzo, anch’esso inclinato leggermente. Le diverse installazioni proposte vi consentono di scegliere quella più adatta alle vostre esigenze e agli accessori di cui disponete.
- Coprite ora il bolster e il pavimento con una coperta ripiegata due volte nel senso della larghezza, per un maggiore comfort a livello della schiena.
- Sulla parte superiore del bolster aggiungete una coperta standard piegata a due strati: il più alto per sostenere la testa e la settima vertebra cervicale e quello più in basso per sorreggere le spalle.
- Sedetevi davanti al bolster con le gambe distese e poi sdraiatevi. È importante non lasciare spazio tra il bacino e il bolster per sostenere al meglio la parte bassa della schiena.
- Piegate le ginocchia, unite le piante dei piedi, con le ginocchia ai lati del bolster nella posizione della farfalla. Inserite un secondo bolster sotto le ginocchia. Solo se avete a disposizione un bolster rettangolare come nella foto, inserite un mattone sotto di esso. Tenete presente che la parte interna delle cosce deve essere rilassata e non allungata, è infatti importante fornire un supporto sufficiente alle cosce in modo da non allungare i legamenti sacro-iliaci anteriori.
- Avvolgete i bordi della coperta lungo il collo, la testa e sotto le spalle, per sentirvi supportate/i.
- Mettete le mani rilassate sul ventre e sostenete i gomiti e le braccia con l’aiuto di due coperte arrotolate sistemate ai lati del tronco.
- Copritevi, posate un cuscino sugli occhi e rilassatevi per 20 minuti nel silenzio.
Per approfondire l’argomento: il libro Restorative Yoga, ritrova la calma, gestisci ansia, rabbia, depressione (Edizioni Mediterranee).
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